La coesione familiare è uno strumento fondamentale per permettere al cittadino straniero già regolarmente soggiornante in Italia di riunirsi ai propri familiari senza dover ricorrere al visto d’ingresso previsto per il ricongiungimento familiare. Questo istituto, disciplinato dall’art. 30, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo n. 286/1998 (Testo Unico Immigrazione), facilita e semplifica il percorso verso la stabilità familiare.
Che cosa è la coesione familiare?
La coesione familiare è una procedura che consente al familiare straniero, già presente in Italia con un permesso di soggiorno valido (ma per motivi diversi da quelli familiari), di convertire il proprio titolo in un permesso di soggiorno per motivi familiari. A differenza del tradizionale ricongiungimento familiare, non è necessario ottenere preventivamente un nulla osta dallo Sportello Unico per l’Immigrazione né un visto d’ingresso per motivi familiari.
Differenza tra coesione familiare e ricongiungimento familiare
La principale differenza sta nel fatto che:
- Nel ricongiungimento familiare, il familiare si trova all’estero e deve attendere il nulla osta e il rilascio del visto per entrare in Italia.
- Nella coesione familiare, il familiare si trova già in Italia con un permesso valido, e si limita a richiedere la conversione del titolo di soggiorno.
Chi può richiedere la coesione familiare?
Possono richiederla gli stessi soggetti previsti per il ricongiungimento familiare ai sensi dell’art. 29 del Testo Unico Immigrazione, ovvero:
- Coniuge
- Figli minori
- Figli maggiorenni a carico con invalidità totale
- Genitori a carico, se senza altri figli nel Paese di origine o impossibilitati al loro sostentamento.
È importante che il familiare straniero sia regolarmente soggiornante in Italia, anche se il visto originario era per motivi diversi (es. studio, turismo, lavoro).
Come richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari
La domanda di coesione familiare va presentata tramite kit postale. Devono essere allegati i documenti richiesti per il ricongiungimento familiare. È fondamentale rispettare i seguenti tempi:
- Preferibilmente entro 60 giorni dalla scadenza del permesso originario.
- Al massimo entro un anno dalla scadenza, previa richiesta di autorizzazione alla Questura per invio tardivo.
Il permesso di soggiorno rilasciato avrà la stessa durata di quello del familiare con cui si effettua la coesione.
Requisiti per la coesione familiare
Per ottenere la coesione familiare è necessario:
- Titolo di soggiorno del familiare in corso di validità (almeno di durata annuale o di lungo periodo).
- Dimostrazione del legame familiare mediante documenti ufficiali:
- Tradotti e legalizzati o muniti di Apostille se provenienti dall’estero.
- Estratti plurilingue per i Paesi aderenti alla Convenzione di Vienna.
- Reddito sufficiente:
- Reddito annuo pari almeno all’importo dell’assegno sociale aumentato della metà per ogni familiare aggiunto.
- Alloggio idoneo:
- Verificato da certificazione comunale di idoneità abitativa.
- Assicurazione sanitaria:
- Necessaria solo per i genitori ultrasessantacinquenni.
Possibilità di lavorare con il permesso di soggiorno per motivi familiari
Con il permesso di soggiorno per motivi familiari, lo straniero può lavorare sia come dipendente sia come autonomo. Addirittura, è possibile iniziare l’attività lavorativa già con la ricevuta postale della domanda di rilascio o rinnovo.
Tempi per ottenere la coesione familiare
La legge prevede che il permesso sia rilasciato, rinnovato o convertito entro 60 giorni dalla domanda. Tuttavia, nella pratica, i tempi possono essere molto più lunghi. Per questo motivo, è utile avvalersi dell’assistenza di un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione, che può anche intraprendere azioni legali per sollecitare il rilascio del permesso in caso di ritardi.